La leggenda vuole che sul sito del villaggio di Monti, nei pressi della sua Pieve sulla sponda destra del fiume Taverone, sorgesse l’antica città di Venelia, distrutta dai Longobardi durante la loro scesa in Italia alla metà del VII secolo. Proprio a fianco dell’antica pieve si trova la strada conduce alla località Monti Castello, posta sul colle che ospita il maniero medievale un tempo presidio a difesa della vicina via Francigena. L’esistenza del castello è documentata con certezza solo dal 1275 quando la zona compresa fra i torrenti Taverone e Civeglia erano sotto il dominio dei Conti di Moregnano che cedettero il possesso delle terre alla famiglia Malaspina di Villafranca nel 1355. Agli inizi del 1400 Monti divenne un feudo indipendente comandato dai marchesi Simone e Nicola Malaspina che, sconfitti dai Genovesi nel 1449, furono costretti a lasciare Monti sotto la signoria dei Campofregoso. Il castello dopo 14 anni tornò di proprietà dei Malaspina che intrapresero immediatamente opere di ampliamento e rafforzamento delle strutture difensive. Nel 1500 Monti fu incorporato nella circoscrizione del marchese Spinetta Malaspina insieme a Bastia, Licciana Nardi, Panicale, Poedenzana, Suvero e Terrarossa. Dopo 24 anni di pace il castello fu conquistato dal condottiero Giovanni dalle Bande Nere per poi tornare ai Malaspina nel 1638. Alla morte di Spinetta, il feudo si smembrò e Monti divenne parte del Granducato di Toscana. Il castello presenta una struttura di rettangolo irregolare nella quale svetta il possente mastio quadrato ancora dotato dei mensoloni in pietra sui quali poggiava l’apparato difensivo visibile anche su gran parte delle cortine murarie. Gli angoli sono rinforzati da torri cilindriche di diverse dimensioni, nella più massiccia delle quali si apre la porta di accesso principale un tempo dotata di ponte levatoio. Lungo tutto il perimetro murato è chiaramente visibile la merlatura ghibellina a coda di rondine, anche se i vuoti sono stati murati per costruire l’ampio tetto a falde. Il castello è immerso in una quiete quasi irreale, circondato da un bosco di lecci secolari ed un grande prato che fu quasi certamente il cortile esterno del castello o piazza d’armi. Anche il borgo sottostante conserva tracce delle antiche fortificazioni, soprattutto la porta occidentale, con l’arco originale ancora integro e torrette angolari dotate di merlatura. Il castello di Monti appartiene ancora ai discendenti dei marchesi Malaspina che lo usano come residenza estiva. E’ visitabile solo esternamente, salvo particolari iniziative o occasioni.