L’Arco del Salvatore è una “impropria” porta, probabilmente sostituta di una più antica, che, come risulta dalle iconografie seicentesche, era insolitamente posta un poco esternamente rispetto al perimetro murario.Essa è collocata al margine occidentale del percorso cittadino, e ne resta incerta la sua funzione originaria.
L’impianto architettonico è dominato da un linguaggio “rustico” caratterizato da potenti bugne aggettanti; superioramente alla centinatura dell’arco è posto uno stemma marmoreo anch’esso scarpellato.
La parte somminale è caratterizzata da uno spesso fastigio su cui posa centralmente la statua del Salvatore, riconducibile ad una prestigiosa bottega carrarese di fine seicento. Ai lati svettano quattro swnelle piramidi, anch’esse in marmo bianco come la grande lapide che ricorda l’intervento di abbellimento della porta operato da Carlo II Cybo, nel 1690, probabilmente proprio attraverso l’inserimento dei ricordati elementi marmorei.